I segreti per combattere il mal di schiena

Avete un lavoro che vi obbliga a stare seduti per la maggior parte del tempo? Se la risposta è sì, questo consiglio fa per voi.
Esiste un muscolo che permette di flettere la coscia: si chiama ileo-psoas ed è il principale indiziato dei vostri guai lombari. Se l’ileo-psoas ha poco elasticità, infatti, genera stress sul tratto lombare causando fastidio e dolore.
Ebbene, quando una persona è seduta, questo muscolo è in perenne accorciamento. Pensate di contrarlo per 8 ore al giorno (di più, se una persona dorme in posizione fetale), 5 giorni alla settimane per 52 settimane l’anno… beh, non è difficile immaginare che – dopo tutto questo accorciamento – l’ileo-psoas non potrà che opporre una naturale resistenza ad un allungamento. Questa situazione, statene certi, assicura al 100% o quasi una poco piacevole lombalgia.
Il mio consiglio è allora quello di partecipare ad attività che allunghino in modo attivo questo muscolo deneutralizzante (perché ha la potenza di portare il bacino fuori posizione neutra causando mal di schiena).

Qualche esempio? Eccolo:

• Pattinaggio o sci fondo sono due attività perfette.
• In sala pesi potreste lavorare sulla Macchina Glutei perché la contrazione dei glutei facilità il rilassamento dell’ileo-psoas; efficace è anche la Back Extension. In più, ogni volta che è possibile, sostituite gli esercizi da seduti con esercizi in piedi.
• Le attività “Tonic Life Energy” e “Matwork” presenti sulla vostra Tavola dei Crediti Motori sono altrettanto efficaci: lavorano infatti sull’apertura del bacino dando input di allungamento all’ileopsoas in modo attivo e passivo.
• Ancora più specifico è il minigruppo superallenante “Pilates Group”, che garantisce il miglior risultato nel minor tempo possibile.

Un ultimo consiglio da applicare al lavoro: appena possibile provate a stare in piedi e imparate in palestra qualche esercizio da riprodurre facilmente in ufficio per ridurre lo stress sull’ileo-psoas.
Buon allenamento e… tutti in piedi per una migliore postura!
Vi abbraccio, Dave.